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E’ estate 21-06-2017

Vi racconto la mia sera d’estate, alcune parti sono volutamente scritte in dialetto, girando in bici scrivo quello che vedo e quello che penso, quasi quasi avrei voluto raccontarlo per radio (avessi potuto) più che scriverlo sul blog…

Gruppetti di ragazzi che passeggiano,
poca gente sulle panchine,
qualcuno porta a spasso il cane, Lungomare poco illuminato, d’estate ci saranno lidi, bar e feste varie a illuminarlo,
amiche che si confessano tra di loro camminando,
davanti ai lidi molti ragazzi che hanno finito la scuola che ormai hanno fatto loro l’estate.
Qualcuno si svaga fuori in attesa della seconda prova scritta.
Altra gente occupa panchine, sparse qua e là, stravaccati per la ‘musciaria’ della serata
e parlano di quel che sarà l’estate.
Agli scivoli bambini felici che saltellano e si rincorrono.
Qualcuno un po’ più grandicello si è già vestito come fosse estate, è vero oggi lo è, ma non si vede in giro, in compenso si respira estate…
Sono uscito dato che oggi è estate, stasera entrava un bella aria fresca in camera, ma fuori, come si dice da noi, c’è ‘bufagna’, c’è quella cappa che per tutto il giorno ha portato caldo ma mo che è sera è buono per uscire, però in cielo nuvole rossastre ‘sporcate’ dalle luci di lampioni.
Continuo il giro,
il lungomare vorrebbe più burdello, più casino,
i ragazzi vorrebbero più festa, alcuni si vede son seccati,
alcuni come me, aspettano, aspettano l’estate, aspettano gli amici dell’estate che devono tornare…
Ecco sento certi che parlano di sbronze, l’estate è altro penso tra me e me
Mentre scrivo s’è fatta mezzanotte,
qualche bar inizia a chiudere,
uno grida : “jamuninne”…
Passo da via Margherita,
alcuni bagnanti son già arrivati li riconosco dal fatto che quella casa è chiusa tutto l’anno e si apre solo in questo periodo,
pochissimi passeggiano qua, qualche motorino passa scorrazzando,
e qualcuno è fermo al bar,
mi prendo un gelato oggi è estate 🙂
Finito, riparto col mio giro, in paese non c’è nessuno
ritorno sul lungomare, il ‘mio’ posto in questo periodo dell’anno.
Poca è sempre la gente, pensando che l’estate a quest’ora esco.
C’è un lido che però mi piace, il Clampetia attacca a mettere musica a giugno e smette a settembe, sono dei grandi!
Altri rimangono aperti ma non hanno ancora la stessa ‘guagliunama’ davanti…
Scrivo e mi son perso la stella cadente che una ragazza in bici indica all’amica, ci sono le stelle cadenti è proprio estate!
Solo che l’estate la sento, nel senso che si ascolta e si avverte, ma non si vede,
poca gente, poco divertimento,
giugno però è il mese che preferisco,
fa caldo tutto il giorno ma la sera non fa freddo come ad agosto,
il pomeriggio è lungo, il sole cala tardi,
da casa mia alle 9 di sera ancora vedo spiragli di luce all’orizzonte…
Mi fermo su una panchina…
troppe zanzare attorno, quando poi anche uno scarafaggio viene a farmi visita capisco che ancora quella panchina non è mia,
giro un altro po’,

macchine suonano clacson,
uno con i pattini! Non ne vedevo da un po’ gente coi pattini…
E’ una serata da bagno a mare a mezzanotte, aspetterò con ansia di farne qualcuno st’estate,
gruppetti di ragazzi ‘allu campetto i cemento’,
qualcuno gioca a biliardino e forse lo farà per tutta l’estate,
ragazzi girano abbracciati in motorino,
e altri sulle panchine a guardare non si sa che cosa,
chissà se qualcuno è in spiaggia a guardar le stelle
o semplicemente sdraiato tra amici e amiche
o a cantar con la chitarra.
Faccio un ultimo giro, col vento caldo e fresco sul mio viso,
cerco una stella prima di tornare, difficile trovarla co sta bufagna,
qualcuno mangia un gelato con la propria ragazza,
qualcuno parla di lavoro,
qualcuno parla d’amore,
altri stanno distrattamente al telefono,
e in lontananza un campanello di bici che suona…
Mi fermo vicino alla panchina di prima, ma non mi siedo lo scarafaggio è ancora lì.
Scorgo qualcuno in spiaggia, allora è veramente estate!
Where is the love dei Black Eyed Peas in musica al lido…
Uno con una birra solo su una panchina,
due signore che passeggiano, a quest’ora! mi vien da dire,
e due abbracciati teneramente su un’altra panchina,
la serata si vede va verso la notte,
rimangono solo i reduci della notte, li chiamo così io, sono quelli che stanno in giro fino a tardi, fino a che il sonno non li chiama e anche di più, stanno fuori perché è estate e non si sta a casa,
sarei tra quelli se fossi in compagnia…
Giro la chiave, apro il cancello di casa, alzo gli occhi al cielo per vedere la stella,
ma niente stasera niente non è un cielo da stelle, chissà domani
c’è un’intera estate.

D’estate si è per sempre ragazzi,
un muretto, qualche stella, un pò di sabbia e il bagno a mare di notte.

                                                    tratto da 
                                                    “I pensieri di Umberto”